IL NUOVO CALCESTRUZZO”

PREFAZIONE ALLA SETTIMA EDIZIONE

Rispetto alla precedente edizione la maggiore novità riguarda l’introduzione di tre capitoli. Il capitolo XXVIII riguarda la Permeabilità del calcestruzzo al radon: il radon è un gas che risale dal terreno, permea qualsiasi calcestruzzo dei pavimenti industriali poggiati sul terreno e rende radioattiva l’aria di un edificio chiuso con la conseguenza di provocare il cancro ai polmoni di chi vive o lavora in questi edifici; per evitare questo grave inconveniente occorre adagiare una barriera anti-radon sulla fondazione prima di gettare il calcestruzzo.
Il capitolo XXIX riguarda il Calcestruzzo con cenere pesante da inceneritori. In questo Capitolo si descrive l’impiego delle ceneri pesanti provenienti dagli inceneritori municipali. Le ceneri pesanti degli inceneritori, macinate in un mulino a umido, producono particelle finissime di dimensioni comprese tra 5 μm e 1,7 μm capaci di reagire con la calce d’idrolisi e produrre CSH responsabile dell’indurimento del calcestruzzo. In particolare la cenere pesante con dimensione di 1,7 μm si comporta come il fumo di silice considerato il più prestazionale dei materiali pozzolanici.
Il capitolo XXX, intitolato Calcestruzzo per un progresso sostenibile, descrive come produrre il calcestruzzo per uno sviluppo sostenibile capace di emettere meno CO2 nell’atmosfera e quindi di ridurre l’effetto serra che provoca devastanti inondazioni e pericolosi surriscaldamenti che causano incendi in tutto il pianeta.
L’obiettivo di questo processo è incentrato sull’impiego di cementi di miscela, piuttosto che di cemento Portland, al fine di ridurre il clinker prodotto nei forni di produzione e quindi della CO2 emessa nell’atmosfera. Inoltre, nella Settima Edizione sono stati aggiornati ed arricchiti significativamente i riferimenti alle Norme nazionali ed Europee.

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INDICE DEL LIBRO

Indice
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CAPITOLO I – DAL CALCESTRUZZO ANTICO A QUELLO MODERNO

1.1     La preistoria

1.2     Malta e calcestruzzo

1.3     Evoluzione dei leganti e del calcestruzzo

1.3.1  Il gesso

1.3.2  La calce

1.3.3  La scoperta della pozzolana

1.3.4  Il calcestruzzo dei romani

1.3.5  Esempi di costruzioni in calcestruzzo romano

1.3.5.1 Il Pantheon di Roma

1.3.5.2 Pont du Gard a Nimes

1.3.5.2 Porto di Cosa

1.3.6  Durabilità e sostenibilità nelle costruzioni dei romani

1.4     La calce idraulica

1.4.1  Produzione empirica della calce idraulica

1.4.2  Produzione scientifica della calce idraulica

1.4.3  Indurimento della calce idraulica

1.4.4  Calce idraulica naturale e artificiale

1.5     Dalla calce idraulica al cemento Portland.

1.5.1  Cementi di miscela

1.6     Nascita del calcestruzzo moderno

1.7     Terminologia del calcestruzzo moderno

1.8     Calcestruzzo armato

1.9     Durabilità delle strutture in C.A. e C.A.P.

1.10   Mix-design

1.11   Dalla miscelazione alla stagionatura

1.12   Norme legali e tecniche

 

CAPITOLO II – IL CEMENTO

2.1     Cemento protagonista del calcestruzzo
2.2     I cementi non sono tutti uguali

2.3     Normativa americana sui cementi

2.4     Esigenza di una normativa europea sui cementi

2.5     Presa del cemento

2.6     Classe di resistenza dei cementi

2.7     Cemento Portland

2.8     Cementi di miscela

2.9     La pozzolana naturale

2.10   La loppa d’altoforno

2.11   Le pozzolane artificiali: cenere volante, cenere beneficiata e fumo di silice

2.12   Il calcare

2.13   I tipi di cemento

2.13.1  I cementi resistenti ai solfati
CAPITOLO III – IDRATAZIONE DEI CEMENTI

3.1     L’idratazione, la presa e l’indurimento

3.2     L’idratazione del cemento Portland

3.3     L’idratazione degli alluminati

3.4     Il ruolo del gesso nella presa del cemento

3.5     L’idratazione dei silicati

3.6     Il ruolo della calce

CAPITOLO IV – L’INERTE

4.1     Il ruolo dell’inerte

4.2     Criteri di idoneità degli inerti
4.2.1  Cloruro
4.2.2  Solfato e solfuro

4.2.3  Silice alcali-reattiva

4.2.4  Reazione alcali-carbonato

4.2.5  Miche

4.2.6  Sostanze argillose e polveri fini

4.2.7  Sostanze organiche e presenza di particelle leggere

4.2.8  Gelività

4.2.9  Proprietà meccaniche

4.3     Granularità degli inerti

4.3.1  Assortimento granulometrico

4.3.1.1 Analisi granulometrica

4.3.1.2 Distribuzione granulometrica ideale

4.3.1.3 Metodi di calcolo per la combinazione ottimale degli aggregati

4.4     L’umidità dell’inerte

4.5     Influenza dell’umidità dell’inerte sulle prestazioni del calcestruzzo

4.6     Modifica delle pesate degli ingredienti rispetto al mix-design

4.7     Influenza del diametro massimo e della granulometria sulla richiesta d’acqua

4.8     Gli inerti nei calcestruzzi ad alte prestazioni

 

CAPITOLO V – ACQUA

5.1     Il ruolo dell’acqua

5.2     L’acqua in base al mix-design

          5.2.1 La regola di Lyse

5.2.2 La legge di Abrams

5.2.3 La richiesta d’acqua

5.3     La riaggiunta d’acqua sul cantiere

5.4     Responsabilità della riaggiunta d’acqua

 

CAPITOLO VI – LAVORABILITA’ DEL CALCESTRUZZO FRESCO

6.1     Importanza della lavorabilità

6.2     Quale lavorabilità prescrivere

6.3     Vantaggi per l’impresa con un calcestruzzo lavorabile

6.4     Lavorabilità, compattazione e affidabilità dell’opera

6.5     Grado di compattazione

6.6     Provini e carote

6.7     Complementarità tra lavorabilità e grado di compattazione

 

CAPITOLO VII – BLEEDING E SEGREGAZIONE

7.1     Il bleeding

7.2     Il bleeding nelle paste cementizie

7.2.1 Il bleeding e la finezza del cemento

7.2.2 Il bleeding e le aggiunte minerali

7.2.3 Il bleeding e gli additivi chimici

7.2.4 Modalità di miscelazione

7.3     Il bleeding nelle malte
7.3.1 Malte da ancoraggio

7.3.2 Malte da riempimento degli scavi

7.4     Il bleeding nel calcestruzzo

7.4.1 Il bleeding nei pavimenti in calcestruzzo

7.4.2 Il bleeding e l’adesione ferro-calcestruzzo

7.4.3 La ripresa di getto

7.4.4 Il bleeding e la zona di transizione

7.5     Come ridurre il bleeding e la segregazione nel calcestruzzo

CAPITOLO VIII – POROSITÀ DEL CALCESTRUZZO

8.1     Tipi di pori nel calcestruzzo

8.2     Porosità capillare e resistenza meccanica

8.3     Porosità capillare e modulo elastico

8.4     Porosità capillare e permeabilità

8.5     Porosità capillare e durabilità

 

CAPITOLO IX – PROPRIETÀ MECCANICHE ED ELASTICHE

9.1     Resistenza meccanica

9.2     Resistenza meccanica della pasta cementizia

9.3     Resistenza meccanica a compressione del calcestruzzo

9.4     Resistenza caratteristica (Rck)

9.5     Resistenza meccanica a flessione ed a trazione

9.6     Correlazione tra Rc ed Rf o Rt

9.7     Correlazione tra Rc e modulo elastico

9.8     Comportamento del calcestruzzo normale, armato e precompresso

 

CAPITOLO X – IL DEGRADO DEL CALCESTRUZZO ARMATO

10.1   Le cause del degrado

10.2   Corrosione delle armature metalliche

10.2.1 Corrosione promossa dalla carbonatazione

10.2.1.1 Calcolo della carbonatazione a lungo termine

10.2.2 Corrosione promossa dal cloruro

10.3   Attacco solfatico

10.3.1 Attacco solfatico esterno (ESA)

10.3.2 Attacco solfatico interno (ISA)

10.3.3 Attacco dei solfuri

10.4   Aggressione chimica

10.5 Reazione alcali-aggregato

10.5.1 Degrado per reazione alcali-silice

10.5.2 Degrado per reazione alcali-carbonato

10.6   Formazione di ghiaccio

10.6.1 Il fattore di durabilità

10.7   Dilavamento della superficie

10.8   Microfessurazioni da variazioni igro-termiche o carichi in servizio

 

CAPITOLO XI – DURABILITA’ DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO

11.1   Vita nominale di progetto

11.1.1 Classi di esposizione ambientale

11.1.2 Dosaggio minimo di cemento

11.1.3 Copriferro

11.2   Classe di esposizione XC:  carbonatazione

11.3   Classe di esposizione XD:  cloruri di origine non marina

11.4   Classe di esposizione XS:  cloruri di origine marina

11.5   Classe di esposizione XF:  gelo-disgelo e sali disgelanti

11.6   Classe di esposizione XA: terreni chimicamente aggressivi

11.7   Classe di esposizione XA: acque chimicamente aggressive

11.8   Ambienti fortemente aggressivi

 

CAPITOLO XII – MIX-DESIGN

12.1   Definizione

12.2   Lavorabilità, acqua, inerte, additivi

12.3   Resistenza caratteristica, cemento ed a/c

12.4   Durabilità, a/c ed aria inglobata

12.5   Combinazione degli inerti disponibili

12.6   Approfondimenti

CAPITOLO XIII –  ADDITIVI CHIMICI

13.1   Classificazione degli additivi

13.2   Additivi acceleranti

13.3   Additivi ritardanti

13.4   Additivi aeranti

13.5   Additivi inibitori di corrosione

13.6   Additivi battericidi e fungicidi

13.7   Additivi idrofobizzanti

13.8   Additivi viscosizzanti

13.9   Additivi anti-ritiro

13.10 Additivi fluidificanti e superfluidificanti

13.11 Meccanismi di fluidificazione

13.12 Le “tre facce di una stessa medaglia”

13.12.1  Aggiunta del superfluidificante a pari composizione del calcestruzzo

13.12.2  Aggiunta del superfluidificante a pari lavorabilità con

riduzione di acqua e a/c

13.12.3  Aggiunta del superfluidificante a pari lavorabilità ed a pari a/c con

riduzione di acqua e cemento

13.13 Superfluidificanti ibridi polifunzionali

CAPITOLO XIV – TEMPERATURA E CALCESTRUZZO

14.1   Importanza della temperatura

14.2   Influenza della temperatura sulle prestazioni meccaniche

14.3   Influenza della temperatura ambientale sul getto in cantiere

14.4   Trattamento termico del calcestruzzo in prefabbricazione
14.5   Calore di idratazione, gradienti termici e rischi di fessurazione

CAPITOLO XV – UMIDITA’ RELATIVA E CALCESTRUZZO

15.1   Umidità relativa

15.2   Influenza dell’UR sulla corrosione dei ferri di armatura

15.3   Influenza dell’UR sulla resistenza meccanica

15.4   Influenza dell’UR sul ritiro plastico

15.5   Influenza dell’UR sul ritiro autogeno

15.6   Influenza dell’UR sul ritiro igrometrico

15.7   Calcolo del ritiro di una struttura

CAPITOLO XVI – DEFORMAZIONE VISCOSA DEL CALCESTRUZZO

16.1   Definizione di creep e rilassamento

16.2   Creep puro e creep da essicamento

16.3   Calcolo del creep

16.4   Applicazione numerica

CAPITOLO XVII – CALCESTRUZZO AD ALTA RESISTENZA MECCANICA

17.1   Calcestruzzo ad alte prestazioni

17.2   L’avvento del fumo di silice: il calcestruzzo DSP

17.3   Influenza della zona di transizione sulla resistenza meccanica

17.4   Materiali DSP con aggregati speciali

17.5   Limiti prestazionali dei materiali DSP

17.6   Proprietà dell’RPC

CAPITOLO XVIII – CALCESTRUZZO AUTOCOMPATTANTE

18.1   Introduzione

18.2   Il progenitore degli SCC

18.3   I progressi recenti con gli SCC

18.4   Proporzionamento degli SCC

18.5   Applicazioni di SCC

18.6   Micro-struttura porosa e proprietà degli SCC: resistenza meccanica, ritiro e creep

CAPITOLO XIX – CALCESTRUZZO LEGGERO STRUTTURALE

19.1   Il calcestruzzo leggero

19.2   Classificazione del calcestruzzo leggero

19.3   Il calcestruzzo con inerti leggeri

19.4   I calcestruzzi leggeri strutturali

19.5   Il calcestruzzo leggero strutturale preconfezionato

19.6   Il calcestruzzo leggero autocompattante

19.7   Il calcestruzzo leggero strutturale in prefabbricazione

 

CAPITOLO XX – CALCESTRUZZO FIBRO-RINFORZATO

20.1   L’impiego di fibre nei conglomerati cementizi

20.2   Tipi di fibre

20.3   Proprietà fisiche e meccaniche del calcestruzzo fibro-rinforzato

20.3.1  Comportamento a compressione

20.3.2  Comportamento a trazione

20.3.3  Comportamento a flessione

20.3.4  Resistenza all’urto

20.3.5  Lavorabilità

20.3.6  Ritiro igrometrico
20.3.7  Ritiro plastico

20.4   Applicazioni del calcestruzzo fibro-rinforzato

20.4.1  Calcestruzzi rinforzati con fibre in acciaio

20.4.2  Calcestruzzi rinforzati con macro-fibre polimeriche

20.4.3  Calcestruzzi con micro-fibre polimeriche

20.4.4  Calcestruzzi con fibre in vetro alcali-resistente

 

CAPITOLO XXI – CALCESTRUZZO A RITIRO COMPENSATO

21.1   Agenti espansivi

21.2   La composizione del calcestruzzo a ritiro compensato

21.3   Stagionatura del calcestruzzo a ritiro compensato

21.4   Misura dell’espansione di un calcestruzzo a ritiro compensato

21.5   Disposizione dell’armatura metallica

21.6   Applicazioni pratiche e vantaggi del calcestruzzo a ritiro compensato

21.7   Calcestruzzo autocompattane a ritiro compensato con additivo SRA

21.8   Prescrizioni di capitolato del calcestruzzo espansivo
CAPITOLO XXII – CALCESTRUZZO PROIETTATO (SPRITZ BETON – SHOTCRETE)

22.1   Definizioni

22.2   Raccomandazioni per una corretta applicazione del calcestruzzo proiettato

          22.2.1  Composizione del materiale in situ

          22.2.2  Aderenza al substrato

          22.2.3  Aderenza tra i vari strati

          22.2.4  Riempimento dietro le armature metalliche

          22.2.5  Lo sfrido del calcestruzzo proiettato

22.3  Composizione del calcestruzzo proiettato

22.4  Materiali ausiliari per il calcestruzzo proiettato

22.4.1  Aggiunte minerali o fibre nel calcestruzzo proiettato

22.4.2  Additivi per il calcestruzzo proiettato
22.5  Sicurezza igienica degli additivi alcalini per il calcestruzzo proiettato

22.6  High Performance Shotcrete (HPS)

 

CAPITOLO XXIII – CALCESTRUZZO POLIMERO-IMPREGNATO (PIC)

23.1  Introduzione e definizioni

23.2  Il processo produttivo

23.3  Caratteristiche prestazionali del PIC

23.4  Applicazioni del PIC

CAPITOLO XXIV – CALCESTRUZZI RESISTENTI AL FUOCO

24.1  La complessità del comportamento

24.2  Il ruolo del calcestruzzo

24.3  Il ruolo del copriferro: qualità e spessore

24.4  Il ruolo del carico in servizio

24.5  Il ruolo del calcestruzzo ad alta resistenza meccanica

24.6  Il ruolo delle fibre

 

CAPITOLO XXV – IL CALCESTRUZZO RICICLATO

25.1  Introduzione

25.2  Normative sul calcestruzzo riciclato

25.3  Processo per riciclare il calcestruzzo demolito

25.4  Proprietà degli aggregati riciclati

25.4.1  Massa volumica

25.4.2  Assorbimento d’acqua

25.4.3  Sostanze non desiderabili

25.4.4  Limiti di accettazione

25.5  Il calcestruzzo allo stato fresco

25.6  Il calcestruzzo allo stato indurito

 

CAPITOLO XXVI – CALCESTRUZZO RULLATO E COMPATTATO

26.1  Storia e definizione

26.2  Composizione degli RCC

26.3  Proprietà termiche ed igrometriche dell’RCC

26.3.1  Riscaldamento adiabatico dell’RCC

26.3.2  Ritiro igrometrico dell’RCC

 

CAPITOLO XXVII – PRESCRIZIONI DI CAPITOLATO

27.1  Introduzione

27.2  Prescrizioni di tipo composizionale

27.3  Prescrizioni di tipo prestazionale

27.4  Prescrizioni sulle proprietà del calcestruzzo

27.4.1  Prescrizioni sul processo produttivo del calcestruzzo

27.4.2  Prescrizioni sulle prestazioni del calcestruzzo indurito

27.4.3  Prescrizioni sulle prestazioni del calcestruzzo fresco

27.5  Prescrizioni sulla messa in opera

27.5.1  Prescrizioni sulla compattazione del calcestruzzo

27.5.2  Prescrizioni sulla stagionatura delle strutture

27.5.3  Prescrizioni sullo spessore del copriferro

27.5.4  Prescrizioni sulla resistenza del calcestruzzo in opera

27.6  Compiti del Direttore dei Lavori

 

CAPITOLO XXVIII – PERMEABILITÀ DEL CALCESTRUZZO AL RADON

28.1  Il gas radon

28.2  Pavimenti industriali poggianti su terreno penetrabili dal radon

28.3  Come bloccare il radon attraverso pavimenti poggianti su terreno

28.3.1  Metodo A) per bloccare il radon attraverso i pavimenti

28.3.2  Metodo B) per bloccare il radon attraverso i pavimenti

28.3.3  Metodo C) per bloccare il radon attraverso i pavimenti

28.4  Radioattività e durabilità dei pavimenti industriali all’aperto

28.5  Bonifica degli edifici inquinati dal gas radon

 

CAPITOLO XXIX – CALCESTRUZZO CON CENERE PESANTE DA INCENERITORE

29.1  Introduzione: inceneritori o termovalorizzatori

29.2  Parte sperimentale: materiali studiati

29.3  Parte sperimentale: risultati ottenuti

29.3.1  Resistenza meccanica a compressione

29.3.2  Penetrazione dell’acqua sotto pressione

29.3.3  Diffusione del cloruro in calcestruzzi stagionati 28 giorni

29.3.4  Penetrazione della CO2 in calcestruzzi stagionati 28 giorni

29.4  Conclusioni

 

CAPITOLO XXX – CALCESTRUZZO PER UN PROGRESSO SOSTENIBILE

30.1  Introduzione: CO2 ed effetto serra

30.2  Come ridurre l’emissione di CO2

30.2.1  La scelta del cemento

30.2.2  La scelta dell’inerte lapideo

30.2.3  La scelta degli additivi chimici

30.2.4  Esempio di calcestruzzi con diversa sostenibilità

30.3  Il ritiro standard dei calcestruzzi con diversa sostenibilità

30.4  Contributo delle aggiunte in sostituzione del clinker alla sostenibilità

30.5  Conclusioni

 

APPENDICE I – Aspetti meccanici

  1. A) Proprietà meccaniche
  2. B) Sollecitazioni
  3. C) Deformazioni
  4. D) Legge di Hooke
  5. E) Comportamento dell’acciaio
  6. F) Comportamento del calcestruzzo
  7. G) Modulo di Poisson a compressione
  8. H) Modulo di Poisson a trazione

 

APPENDICE II – ASPETTI CHIMICI

  1. A) Terminologia e simbologia chimica
  2. B) Polimorfismo
  3. C) Solidi cristallini ed amorfi
  4. D) Reattività dei solidi amorfi e cristallini
  5. E) Acqua libera, combinata e di cristallizzazione
  6. F) Chimica del clinker
  7. G) Chimica del cemento idratato
  8. H) Il concetto di mole

 

APPENDICE IIIResistenza caratteristica

 

APPENDICE IV – NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI

  1. A) Introduzione     511
  2. B) Vita nominale e classi d’uso della struttura (Paragrafo 2.4.1, 2.4.2, 2.4.3 NTC)
  3. C) Verifiche di sicurezza, di funzionalità, di robustezza e scelta dei modelli calcolo
  4. D) Durabilità delle strutture in calcestruzzo
  5. E) Specifiche del calcestruzzo e classi di resistenza
  6. F) Regole per l’esecuzione del progetto
  7. G) Controllo sui materiali per il confezionamento C.A. e C.A.P.

G.1)  Il controllo della qualità dei componenti il conglomerato cementizio

(Paragrafo 11.2.9 NTC) .

          G.2)  Il controllo della qualità del calcestruzzo (Paragrafo da 11.2.2 a 11.2.7 NTC) .

          G.3)  Il controllo della resistenza del calcestruzzo delle strutture

(Paragrafo 11.2.6 NTC) .

          G.4)  Altre caratteristiche fisico-meccaniche .

  1. H) Compiti del collaudatore.

 

INDICE ANALITICO DEGLI ARGOMENTI

 

LE RISPOSTE ALLE VERIFICHE